O meglio, tanti ne hanno sentito parlare, tanti hanno visto immagini di questi bellissimi pesci, ma pochi li hanno realmente allevati, soprattutto pochissimi hanno dedicato una vaschetta tutta per loro, cosa sicuramente necessaria se si vuol provare la riproduzione.
Eh si, la riproduzione! avere un Killifish, soprattutto se annuale, vuol dire prima o poi confrontarsi con la riproduzione di questi piccoli pesciolini africani!
Perché? beh, un animale che vive meno di un anno in natura deve necessariamente essere costruito dalla natura per … Correre! sempre! No, non ci troviamo di fronte ad un nuovo Forrest Gump, questi pesciolini annuali fanno semplicemente tutto in gran fretta!
Immaginate di nascere in Africa, appena schiusi da un uovo rimasto a secco nel terreno da almeno 6 mesi, immaginate di essere una piccola larvetta, vi guardate intorno e vedrete acqua, pochissima acqua, che vi circonda! Si, non siete fortunati di certo, non siete fortunati come quei vostri cugini, pesci marini, che possono nuotare in quello che gli uomini chiamano oceano. No, voi annaspate in pochi centimetri d’acqua, vi guardate intorno, faticate a persino a nuotare. Faticate perché semplicemente la vostra vescica natatoria non si è ancora aperta, e vi ritrovate a muovervi, poco elegantemente, come Bavose sul fondo, su questa terra argillosa e acida che ricopre il continente Africano. Piccolo appunto sulla vescica natatoria: essa si differenzia a partire dall’intestino anteriore, cioè da quelle aree che daranno vita a esofago e faringe; nasce come diverticolo, cioè come una invaginazione del dotto alimentare, che si ramifica in una vera e propria sacca a fondo cieco.
Alcuni pesci, specialmente quelli come voi, appena nati necessitano di una bella boccata d’aria, nel vero senso della parola. Necessitano cioè di “riempire” questa sacca, per renderla finalmente attiva e funzionale.
Non vi importa molto capire la differenza tra fisostomi e fisoclisti, voi siete dei semplici pescetti! volete semplicemente prendere una bella boccata d’aria! Se finalmente siete riusciti nell’impresa potete già reputarvi fortunati! per inciso non tutti i i vostri fratelli avannotti riescono nell’impresa, dando vita a quelli che i bipedi a-pelosi chiamano “Belly slider”, cioè coloro che si “trascinano sulla pancia”, pesci dalla longevità ridotta che non sono riusciti a riempire la natatoria o perché troppo deboli o perché affetti da patologie di vario genere.
Voi però siete fortunati, siete dei Nothobranchius furzeri giovani e forti, avete una natatoria funzionale, piena d’aria, e siete pronti per il nuoto.
Ora che fare? beh, avete poco tempo, ha appena iniziato a piovere in Africa, e la stagione delle piogge dura dai 3 ai 6 mesi.Voi siete pesci e non lo sapete ma… il vostro istinto, geneticamente programmato, lo sa benissimo. Iniziate quindi a mangiare, mangiare tutto quello che vi capiti a tiro, mangiare mangiare mangiare. Certo, i piccoli crostacei di pozza vi piacciono da morire, ma non disdegnate nemmeno vermetti e altre larve di insetto.
Guardandovi intorno trovate tanti vostri fratelli, che competono con voi per il cibo! ma trovate anche tanti cugini (N. orthonotus, N. kadleci ecc. ) , pesci che vi somigliano ma che non sono proprio come voi, nonché dei veri e propri mostri, enormi, che si svegliano dal loro letargo e iniziano a popolare la VOSTRA pozza (Principale abitante di queste pozze è un Dipnoo, Protopterus annectens, appena fuoriuscito dal suo bozzolo di estivazione).
In questa pozza acida, con un po’ di fortuna, riuscirete a crescere. Siete animali resistenti e perfettamente adattati alle acque ferme e inquinate delle vostre pozze. No, non c’è l’ILVA, nessun inquinamento industriale, le pozze sono inquinate perché usate come abbeveratoi dai grandi mammiferi africani nonché come aree di pulizia e di defecazione. Si, vi ritroverete anche a sguazzare in tanta cacca di elefante, può capitare.
I laghi però vi offrono sicurezza e cibo, e tra una pinnata e l’altra non vi fate tante domande. In poche settimane (circa 20 giorni), inizierete già a guardare con occhio diverso i vostri compagni, dividendoli in maschietti, che odiate, e femminucce, che il vostro istinto vi porta ad amarle, tutte, alla follia per circa 5 minuti cadauna. Con i maschietti inscenate delle vere e proprie lotte, siete infatti provvisti di pliche poste nell’area inferiore del capo che vi rendono più minacciosi e apparentemente più grandi di quello che in realtà siete. Quando queste parate non basteranno, passerete alle maniere forti, con colpi sul muso e veri e propri morsi. Più crescerete più maturerete sessualmente e più vi colorerete di sgargianti colori, che vi identificheranno come appartenenti alla vostra specie, al genere maschile ma soprattutto vi permette di farvi riconoscere dalle femminucce (dai colori anonimi) e dagli altri maschietti in quella pozza d’acqua ambrata (per non dire nera) in cui vivete.
Finalmente è il giorno degli amori (per N. furzeri dalla quarta settimana fino a pochi giorni prima della vostra morte) e cercherete di spingere ogni femmina che vi viene a tiro verso il fondo del laghetto, verso quella torba/terreno argilloso dal quale siete nati. Le femmine, gentilmente convinte all’accoppiamento (con botte in testa e continuo tampinamento in pieno stalking), accetteranno di deporre un bel po’ di uova (dalle 30 alle 100 al giorno) pronte alla fertilizzazione, sulle quali prontamente rilascerete il vostro seme. All’improvviso il tempo cambia e smette di piovere: non ci fate caso e continuate i vostri riti di lotta e accoppiamento. I giorni passano e il livello del lago inizia a calare. Quando infine vi sentirete stanchi e smetterete di aver voglia di accoppiarvi vi renderete conto che del vostro mondo poco è rimasto: solo un po’ d’acqua, un po’ di consimili e tante uova sul fondo. I grandi Dipnoi son tornati nelle rispettive tane, e i grandi animali banchettano su ciò che resta, morente, nelle pozze. Molti vostri consimili sono in realtà già morti, e anche voi inizierete a sentirvi poco bene prima che il “pond”, la pozza, sia realmente estinta. Altri esemplari invece saranno ancora attivi e vedranno il prosciugamento della pozza. La natura infatti dona alla vostra specie una buona diversità genetica che spiega questa differenza di longevità ma anche una differenza nei tempi di sviluppo larvale.Ah si! Le larve! Voi siete diventati papà! Per vostra fortuna nessun pannolino né motorino da acquistare, quando i vostri piccoli nasceranno, voi sarete già nel paradiso dei Killifish, povero di predatori e ricco di femmine e di tanta torba ove poter deporre. Ma quando nascerà la vostra progenie? Le uova di N. furzeri attraversano varie fasi di diapausa, cioè di blocchi nello sviluppo dell’uovo fecondato, fino a raggiungere l’ultimo stadio: l’ultima diapausa si identifica con la presenza nell’uovo di una larva avvolta su se stessa con due grandi occhi di color oro. Se tutto è andato per il verso giusto, se la vostra progenie non è stata predata da insetti o attaccata da muffe, vi sarà una abbondante schiusa durante la successiva stagione delle piogge: il contatto delle uova con l’acqua piovana, fredda e ben ossigenata, stimola la schiusa, per un nuovo ciclo, cosi come è sempre stato.
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